Report I-Com, Gioco: calo durante la pandemia e migrazione verso l'illegale

Ultimo Aggiornamento 8 Dec 2021
Report I-Com, Gioco: calo durante la pandemia e migrazione verso l'illegale

Di recente I-Com, l'Istituto per la Competitività, ha realizzato un Report dal titolo "Oltre le incertezze - Verso il riordino del gioco legale".

Molte sono state le tematiche affrontate, quali le conseguenze che la pandemia ha avuto sul comparto del gioco, causando una considerevole diminuzione delle entrate. Presa in esame anche la necessità di una riforma del gioco, oramai indispensabile per un settore che costituisce uno dei pilastri dell'economia italiana, ma costituito da una normativa alquanto disomogenea.

Sempre più utenti si sono spostati verso il gioco illegale

Un primo argomento preso in esame è quello dei cambiamenti apportati dalla pandemia al settore del gioco. In particolare, il calo del gioco fisico non è stato seguito da un aumento del gioco a distanza che potesse compensare le perdite. Questa situazione potrebbe essere indice di uno spostamento deciso dei consumatori verso il gioco illegale. Ad evidenziare questa preoccupazione è il fatto che solamente il 40% degli utenti si è spostato nell'online, mentre il restante è finito altrove, fuori dal campo di controllo dei casinò online sicuri e autorizzati italiani. Importante è dunque sostenere le attività legali, per evitare che quelle illegali e connesse alla mafia prendano il sopravvento. Per arginare al meglio l'illegalità e limitare le attività non in regola viene ritenuto importante puntare sugli esercizi autorizzati.

Entrate in calo nel 2020: -75% VLT, -60% Slot e -45% scommesse

La situazione pandemica ha creato una realtà governata dall'incertezza economica, che ha ridotto le entrate erariali e ha spinto i più a far affidamento sul gioco illegale. I dati diffusi dal Ministero dell'Economia e delle Finanze ne danno prova. Nel 2020 le entrate totali in relazione ai giochi sono diminuite del 32,6% per una somma che supera i 5 miliardi di euro.

La situazione di lockdown prolungato ha causato ingenti problemi per il settore del gioco. In particolare, è stata evidenziata una contrazione dei ricavi che ammontano al 75% per le videolotterie, al 60% per gli apparecchi AWP e al 45% per le scommesse. Questa riduzione si è verificata nonostante la necessità di supportare i costi fissi delle attività affidate in concessione ai lavoratori del comparto, i quali hanno visto gravare sulle loro spalle un carico non indifferente.

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Gioco fonte di gettito, ma serve normativa omogenea

Spazio anche alla riforma del settore, attesa da lungo tempo e che al momento si rivela essere indispensabile per un comparto quale quello del gioco. Quest'ultimo ha un peso altamente rilevante in quanto fonte stabile di gettito per Italia, a causa della forte domanda anche in momenti di crisi. Nonostante ciò, il comparto è fortemente permeato dalla criminalità e illegalità. La complessità e l'incertezza che governano l'impianto normativo del settore del gioco sono state aggravate dalla situazione pandemica, la quale ha accresciuto la disomogeneità all'interno del territorio. Viene richiesto, dunque, un riordino normativo che sia capace di creare un ambiente omogeneo a livello nazionale.

Importante è considerare che il settore del gioco rappresenta anche un punto di forza per l'economia e l'occupazione del paese. Solo negli ultimi 15 anni, la raccolta che nel 2006 ammontava a circa 35 miliardi di euro ha raggiunto quasi 89 miliardi nel 2020. Il comparto può così definirsi maturo, anche in relazione alla crescita maturata in favore dell'erario e a scapito della fillirea. Sono molti i fattori che hanno contribuito allo sviluppo del settore, ma tra questi risulta particolarmente importante l'aumento dell'offerta dovuto alla legalizzazione di tutti i segmenti di gioco.

Lamberto Rinaldi

Ruolo: Content Writer
Esperienza: 10+ Anni
Specializzazione: Articoli Blog/Analisi
Giornalista pubblicista. Di giorno prof di lettere, di notte freelance. Scrivo di calcio e Roma su "Il Catenaccio", di cultura, ambiente e sport per "Il Nuovo Magazine" e "Stampa Critica", ho condotto "Super Santos" sulle frequenze di Active Web Radio.