Gioco online, perché l'omnichannel è diventato strategico per gli operatori

Nel 2025 l'omnichannel rappresenta l'unica speranza di sopravvivenza per gli operatori dell'azzardo e per tutti i casinò online legali del nostro paese. L'ultima riforma del gioco online ha portato a sette milioni il costo di una concessione. A questo va aggiunta la pressione fiscale a cui le aziende sono sottoposte. Nonostante la necessità di un cambiamento, molti rimangono scettici sull'omnicanalità.  Diamo quindi un quadro chiaro su cosa significa adottare una simile strategia, sfatando anche alcuni luoghi comuni.

Le difficoltà attuali nell’applicazione del modello omnichannel

Uno dei tanti miti dietro l'omnichannel riguarda il cosiddetto single wallet. Si tratta di una singola app che raccoglie e gestisce in modo sicuro vari tipi di documenti d'identità, credenziali, certificati e dati di pagamento, semplificando l'accesso a servizi pubblici e privati, sia in Italia che in Europa. Peccato che nel pensiero comune questo strumento passi per essere un semplice visualizzatore dello stesso saldo su schermi diversi.

Ma a cosa serve il single wallet nel gioco? Quando si apre un casinò online è necessario gestire in tempo quasi reale ogni tipo di operazione. Per questo i sistemi denominati PAM (Player Account Management) sono chiamati a prevedere scenari di double spending. Quest'ultimo di verifica quando un giocatore opera simultaneamente da terminale fisico e app mobile. Il sistema più comune per gestire queste operazioni sono i cosiddetti token proprietari e i ledger interni che permettono di trasferire valore tra canali senza subire pause nel corso dell'operazione. In un'epoca in cui l'utente pretende tutto e subito, anche un millisecondo di ritardo può risultare controproducente. La ricerca tecnica documenta che latenze di autenticazione superiori ai 200 millisecondi provocano tassi di abbandono sessione misurabili. Per questo strumenti come il single wallet possono risultare determinanti per il successo di un casinò.

Un'altra questione che merita di essere affrontata è quella relativa all'API (Application Programming Interface), ovvero quell'insieme di regole, protocolli e strumenti che permette a diverse applicazioni software di comunicare e scambiarsi dati e funzionalità. Esiste l'errata convinzione che tali applicazioni siano plug-and-play, ovvero che siano immediatamente riconosciuti, configurati e utilizzabili da un computer senza bisogno di interventi manuali complessi, grazie a protocolli standardizzati. In realtà, dietro i diversi API vi sono costi di integrazione elevati, ma anche una continua manutenzione e un aggiornamento costante in termini di sicurezza. Si tratta di costi enormi da sostenere. A questo va aggiunta la difficoltà di reperire personale qualificato. Per questo è necessario evolversi.

A questi problemi si aggiunge quello relativo alla nuova riforma del gioco online. Il limite imposto di 100 euro settimanali per le ricariche in contanti presso i PVR è stato una mazzata per gli operatori perché ha imposto ulteriori meccanismi di controllo che impediscano il superamento della soglia. Ciò significa che ogni terminale PVR deve essere connesso in tempo reale al database centrale in modo che, prima di autorizzare una transazione, il sistema possa studiare lo storico dell’utente negli ultimi sette giorni.  Inutile dire che per abbassare i costi sono necessari strumenti più idonei.

Discorso simile per quel che riguarda la lotta al gioco illegale. Attualmente le stime indicano in 25 miliardi di euro il volume annuo delle piattaforme non autorizzate. Per l’operatore legale, la tecnologia omnichannel diventa strumento competitivo contro il nero. Attraverso questa tecnologia sarà possibile fornire un'esperienza utente maggiore, pagamenti più rapidi e protezione garantita dal circuito regolamentato.

In un settore in  continua accelerazione, gli operatori devono avere capacità di rinnovarsi, investendo in tecnologia che possa favorire lo sviluppo delle proprie strutture. Il mondo sta cambiando e così il gusto dei giocatori. Ora non chiedono più i giochi migliori, ma la struttura migliore dove potersi divertire in sicurezza. Per questo è necessario un cambiamento di mentalità.