Giro d'affari da oltre 18 miliardi e 50mila posti di lavoro a rischio: il boom del gioco illegale grazie al lockdown

Ultimo Aggiornamento 22 Aug 2021
Giro d'affari da oltre 18 miliardi e 50mila posti di lavoro a rischio: il boom del gioco illegale grazie al lockdown

La Pandemia da Covid-19 ha avuto effetti devastanti sull'economia mondiale. Sono tante le aziende, in più svariati settori, ad aver accusato gli effetti della crisi. Tra questi c'è anche il comparto del gioco legale, che in Italia è rimasto fermo in totale 240 giorni in un anno, con ben due chiusure forzate (da marzo a giugno e da ottobre a dicembre) che hanno agevolato lo sviluppo del gioco illegale.

Il gioco illegale "ringrazia" il lockdown: giro d'affari duplicato

Secondo un'indagine condotta da Agimeg, che ha raccolto ed elaborato i dati relativi alle operazioni riguardanti il mercato del gioco effettuate da Guardia di Finanza, Carabinieri, Polizia, Direzione Distrettuale Antimafia e Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, il 2020 è stato un vero "regalo" al mercato del gioco illegale. Le stime raccontano di un giro d'affari da 12 miliardi di euro nel 2019 per il gioco illegale, aumentato fino a 18 miliardi (+50%) nel 2020. Secondo alcune proiezioni, visto il prolungarsi delle chiusure anche nel 2021, quest'anno il giro d'affari del gioco illegale potrebbe arrivare addirittura a 22 miliardi di euro, ovvero quasi il doppio rispetto al 2019. Una tendenza negativa che sta penalizzando il lavoro di sicurezza e legalità svolto negli ultimi dieci anni dai casinò online sicuri.

Posti di lavoro a rischio e introiti mancanti per l'Erario

Eppure va ricordato come le stesse restrizioni, fondamentali per il contenimento del contagio, siano state fin troppo stringenti con l'evolversi della Pandemia. Infatti altre attività come bar, ristoranti e centri estetici hanno potuto riaprire dopo il primo lockdown, attenendosi a particolari misure di sicurezza. Possibilità che non è stata data al settore dell'intrattenimento cui fa parte il gioco d'azzardo legale. Nel 2020 per quasi tutto l'anno oltre 120.000 lavoratori sono stati assistiti da ammortizzatori sociali (con forti ritardi nei versamenti, se non anticipati dalle aziende) e nel 2021 almeno 50.000 di questi posti di lavoro sono a rischio per la crisi delle aziende.

Va ricordato che il comparto del gioco legale genera l'1% del PIL nazionale e fa girare il motore di ben 3200 aziende sul tutto il territorio. La chiusura di ben 9 mesi negli ultimi 12 ha avuto effetti negativi anche sull'Erario, che vedrà introiti mancanti per ben 4,5 miliardi di euro per il solo anno 2020. Oltre ai danni economici vanno considerati quelli sociali, con il numero degli interventi delle forze dell'ordine contro il gioco illegale aumentati dalle 22 operazioni del 2019 alle 26 del 2020.

Danni sociali considerevoli: in aumento arresti, denunce e sequestri

Eppure il dato che chiarisce bene di come il gioco illegale abbia avuto un impatto prepotente sulle organizzazioni criminali è quello relativo alle persone coinvolte. I 200 arresti nel 2020 rappresentano un +257% rispetto alle persone (56) finite in manette l'anno prima. In forte crescita anche le denunce: passate dalle 62 del 2019 alle 160 dello scorso anno (+158%). Ed il 2021 potrebbe addirittura vedere questi dati in crescita. Nel 2020 il giro d'affari scoperto dalle varie operazioni ha fatto segnare un valore di 118 milioni di euro (+879%), contro il 12 milioni del 2019. Quasi triplicati, infine, i sequestri di slot illegali e sale scommesse non autorizzate.

Lamberto Rinaldi

Ruolo: Content Writer
Esperienza: 10+ Anni
Specializzazione: Articoli Blog/Analisi
Giornalista pubblicista. Di giorno prof di lettere, di notte freelance. Scrivo di calcio e Roma su "Il Catenaccio", di cultura, ambiente e sport per "Il Nuovo Magazine" e "Stampa Critica", ho condotto "Super Santos" sulle frequenze di Active Web Radio.