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Gioco d'azzardo: ecco le sfide future da intraprendere nel 2024

Gioco d'azzardo: ecco le sfide future da intraprendere nel 2024

Il gioco d'azzardo si avvia ad una vera e propria rivoluzione, dato che il Governo Meloni è pronto a riordinare il settore dopo anni di immobilismo. Sono in molti a domandarsi quale sarà il futuro di questo comparto che continua a vivere sull'altalena, tra riforme che tardano ad arrivare e normative che ne limitano lo sviluppo.

Il direttore dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, Roberto Alesse, intervistato da Claudio Brachino dell'agenzia di stampa ItalPress, ha fatto il punto sulla situazione parlando sia delle riforme compiute sotto il suo mandato, sia del futuro dell'azzardo.

Il ruolo degli Stati Generali

Roberto Alesse ha anzitutto rivendicato il buon lavoro fatto sotto la sua gestione«Abbiamo fatto moltissimo sul piano della riforma strutturale, da un punto di vista organizzativo e dei procedimenti. L’Agenzia si è rimessa in carreggiata e sta dando risposte efficienti», ha dichiarato. Tra i meriti della sua gestione, Alesse ha rivendicato con forza l'istituzione degli Stati Generali. Si tratta di un evento con cadenza annuale che sarà articolato in almeno due giornate. Gli incontri permetteranno di raccogliere riflessioni e proposte sui temi relativi ai settori di competenza dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.

Il ruolo degli Stati Generali rischia di essere molto importante per il futuro dei giochi perché rappresentano un'opportunità per il settore del gioco pubblico legale, oltre che un'occasione per permettere alle realtà imprenditoriali di poter dare il proprio contributo ad un settore troppo spesso svilito. L'iniziativa è stata accolta con entusiasmo dagli addetti al settore, dato che da tempo chiedevano di avere dei rappresentanti che potessero non solo rappresentare le esigenze imprenditoriali, ma anche contribuire al contrasto della diffusione del gioco d’azzardo e del fenomeno della dipendenza grave».

Il ruolo dell'ADM nello sviluppo del Paese

Nel corso dell'intervista a Brachino, Alesse ci ha tenuto a ribadire il ruolo vitale dell'ADM nello sviluppo del Paese poiché «Garantiamo quasi il 15% del gettito annuale e lo portiamo nelle casse dello Stato. E’ una grande agenzia che si occupa di questioni eterogenee ma che è centrale».

Il direttore dell'ADM ha anche portato avanti una sua battaglia, quella sull'istituzione degli uffici territoriali«Il territorio è fondamentale perché è il vero avamposto attraverso il quale eroghiamo servizi pubblici essenziali alla collettività. Questa agenzia ancora risponde a una logica dicotomica di due mondi che non si parlano, quello delle dogane e quello dei monopoli, con uffici e procedure distinti. E’ arrivata l’ora di rendere un servizio effettivo all’utenza, unificare le procedure e semplificare la responsabilità da parte dei dirigenti rispetto alla collettività. E’ una sfida importante che sto portando avanti in questi mesi».

Il futuro prossimo del gioco tra riforme e lotta alla ludopatia

Alesse ha voluto fare il punto anche sul futuro del gioco. Il presidente dell'ADM ha dichiarato che il settore dei giochi «porta tanti introiti all’erario. Gli operatori hanno da parte nostra attenzione. Per questo stiamo riformando il settore e presto dovremo passare alle gare pubbliche, perché è tempo di dare il via alle procedure di evidenza pubblica. Lo faremo. E’ un settore importante che garantisce circa 11 miliardi di gettito nelle casse dell’erario. E’ un settore complesso ma come per tutti i paesi liberali deve essere una materia disciplinata e riconosciuta».

Anche per quel che riguarda la ludopatia, Alesse sembra avere le idee chiare«È l'altra faccia della medaglia di questa materia così complessa. Secondo me si può fare molto da un punto di vista della prevenzione Bisogna diffondere una cultura preventiva e dire che l'unico gioco a cui ci si può rivolgere è soltanto quello legale, riconosciuto dallo Stato».

Secondo Alesse l'unica soluzione a questo problema è quello di una maggiore e migliore comunicazione. Solo in questo modo si potrà far comprendere che andare su siti illegali è sbagliato, oltre che dannoso, perchè questi sono gestiti da soggetti cui non è stata rilasciata la concessione e, dunque, potrebbero rivelarsi dannosi per i giocatori.

Lamberto Rinaldi

: Content Writer
: 10+ Anni
: Articoli Blog/Analisi
Giornalista pubblicista. Di giorno prof di lettere, di notte freelance. Scrivo di calcio e Roma su "Il Catenaccio", di cultura, ambiente e sport per "Il Nuovo Magazine" e "Stampa Critica", ho condotto "Super Santos" sulle frequenze di Active Web Radio.