L'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha recentemente fatto chiarezza sugli obblighi relativi ai siti web da parte degli operatori. In particolare si fa riferimento all'articolo 6 comma 5, lettera o), del decreto legislativo 41/2024, ovvero quello che impone agli operatori aggiudicatari della gara per le nuove concessioni online l’utilizzo di un unico dominio internet nazionale di primo livello “.it”, interamente gestito e posseduto dal concessionario stesso.
Un sito unico
L'articolo 6 comma 5, lettera o), del decreto legislativo 41/2024 vieta che il sito sia messo a disposizione di terzi, anche se facenti capo al medesimo gruppo societario. Viene inoltre specificato che non ci possono essere soluzioni tecniche che aggirino tale principio.
La stessa norma, prevede, però, un periodo transitorio di assestamento pari a sei mesi che parte dall'assegnazione della concessione. In questo lasso si tempo rimarranno temporaneamente valide anche le regole tecniche del decreto AAMS del 2011, fatta eccezione per gli obblighi relativi al sito web. L’utilizzo del dominio unico “.it” è quindi un vincolo immediatamente operativo.
L'ADM specifica, inoltre, che al punto 6 del Capitolo 1.1 delle Regole Tecniche aggiornate, viene prescritto che ogni concessionario debba garantire la realizzazione e gestione di un sito di proprietà, accessibile esclusivamente tramite un dominio di primo livello «.it». Questo implica anche che ogni tipo di sottodominio è bandito. Allo stesso modo sono proibiti l'utilizzo di domini di terzo o quarto livello che indirizzino comunque al sito principale.
Questo è uno dei punti più importanti della riforma. Infatti, come ADM specifica, non saranno più possibili reindirizzamenti da siti diversi che conducano a quello principale. In caso di violazioni delle seguenti regole, i concessionari andrebbero incontro a sanzioni che vanno da 10.000 fino a 100.000 euro.
Lo scopo della riforma del Governo Meloni
La riforma voluta dal Governo ha lo scopo di offrire più chiarezza possibile agli utenti. Questi ultimi potranno accedere direttamente al sito ufficiale del concessionario, senza essere reindirizzati attraverso altri siti potenzialmente non conformi o non autorizzati. La trasparenza e la sicurezza vengono quindi aumentate, in modo da evitare possibili trappole per i giocatori. Si tratta di una mossa resasi necessaria per contrastare il gioco illegale che continua a essere una piaga in Italia.
ADM punta a gestire il gioco online in modo responsabile e trasparente, nel rispetto delle normative vigenti.
Per perseguire tale scopo, l'Agenzia ha aumentato anche l'elenco della propria blacklist. Attualmente il numero totale dei domini oscurati è arrivato a 11.458, con un incremento di 69 nuovi siti rispetto all'ultima revisione.
Attraverso questo costante aggiornamento della blacklist si punta a eliminare possibili siti nocivi che danneggiano siano gli operatori che gli utenti.
A richiedere una maggior sicurezza è la stessa Unione Europea e, proprio nel contesto continentale l'Italia si fa capofila in termini di regolamentazione del gioco online, ponendosi come esempio per gli altri Paesi della UE. Inoltre, attraverso le nuove normative, si punta a educare gli utenti verso un uso consapevole delle piattaforme autorizzate. A questo proposito, le nuove norme prevedono anche campagne informative e programmi di sensibilizzazione sul gioco responsabile. Il Governo punta a una collaborazione tra operatori e istituzioni per creare un ambiente il più sicuro possibile, sfruttando anche le nuove tecnologie come l'IA.
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